Nella terza udienza del processo che vede Alessandro Impagnatiello imputato per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano, una testimonianza toccante ha segnato la giornata. Dopo l’intervento della madre di Giulia e di un’altra donna legata ad Impagnatiello, è stata la madre di quest’ultimo, Sabrina Paolis, a prendere la parola.
Il racconto della donna ha delineato il dramma che ha attraversato la sua famiglia dopo la terribile notte del 27 maggio, quando Impagnatiello avrebbe ucciso Giulia con ben 37 coltellate. Sabrina Paolis ha rivelato di essere a conoscenza della relazione parallela di suo figlio, informata direttamente dalla stessa Giulia. La madre, che aveva accompagnato Tramontano per farla incontrare con un’altra ragazza di Impagnatiello, ha invitato Giulia a cena quella sera, ma la giovane aveva manifestato il desiderio di riposare.
La donna ha spiegato di aver continuato a monitorare gli accessi su WhatsApp, convinta che Giulia fosse a riposo alle 22 e che suo figlio non avesse mai risposto. La preoccupazione è cresciuta quando la famiglia Tramontano ha contattato i congiunti di Impagnatiello per segnalare la scomparsa di Giulia, dando il via alle ricerche. Dettagli come gocce di sangue nella scala di casa e l’odore di benzina nell’auto di Impagnatiello hanno insospettito la madre.
Il fratello di Alessandro, Omar, ha aggiunto ulteriori dettagli rilevanti, descrivendo la situazione agitata del fratello e notando un forte odore di bruciato durante una visita successiva. La madre di Impagnatiello ha concluso la sua testimonianza dichiarando: “Non avevo mai pensato male di mio figlio, mi dispiace dirlo. Vorrei morire anch’io. Ho perso Giulia, mio nipote Thiago e in modo diverso mio figlio.”
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