– “Quando ho ucciso mia madre ero convinta al 300 per cento che lei volesse avvelenarci. Ci avrei messo la mano sul fuoco.
Ora dopo tanti mesi in carcere, non sono più così sicura”. È’ iniziato con queste parole davanti alla Corte d’assise di Brescia l’esame di Silvia Zani, una delle due figlie di Laura Ziliani, l’ex vigilessa di Temù uccisa nella notte tra il 7 e l’otto maggio 2021.
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