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Vernice nera sul murale che ritraeva Marge Simpson con la testa di Khamenei. A denunciare l’imbrattamento l’autore dell’opera, aleXsandro Palombo, che parla di “censura talebana”. Il disegno, intitolato ‘The final cut – Marge e Khamenei’ era comparso sabato davanti al consolato d’Iran. L’opera è la terza della serie dedicata da Palombo alla situazione in Iran. Con la quale ha voluto condannare le feroci repressioni adottate dalla Repubblica islamica. Ferocia che hanno portato a numerose uccisioni e detenzioni, anche tra i giovanissimi. Nell’opera ‘The Cut 1’ Marge Simpson si tagliava i capelli davanti al consolato dell’Iran a Milano. Il tutto per celebrare Mahsa Amini e il coraggio delle donne iraniane, il murale era stato rimosso in meno di 24 ore. L’artista aveva reagito alla rimozione realizzando ‘The Cut 2’ con Marge Simpson che mostra il dito medio alzato. Nell’ultimo murale dal titolo ‘The Final Cut’ Marge Simpson è riapparsa davanti al consolato dell’Iran a Milano con la testa di Khamenei in mano. Un’opera simbolica che vuole essere un inno alla libertà e un incoraggiamento alla resistenza.

“La censura talebana – ha commentato l’artista Palombo – è arrivata puntuale anche questa mattina nel centro di Milano. Ed è la dimostrazione di quanto la dittatura di Teheran abbia paura del potere dell’arte contro un regime che toglie voce al popolo e distorce la realtà. Non sarà la loro vernice nera a oscurare il cammino verso la libertà, proseguiremo a usare il colore per dar luce alla coraggiosa resistenza delle donne iraniane e il diritto alla libertà”.


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