Prosegue il percorso di riqualificazione e valorizzazione del Boschetto di Rogoredo, l’area urbana di oltre 650.000 m2 , che è parte del Parco agricolo sud Milano. Sottratta al degrado e all’incuria e rinata nel segno del verde e dell’uso pubblico e fruibile. Sono state approvate dalla Giunta le linee di indirizzo per la concessione in uso dell’area di proprietà comunale denominata “area verde ex Porto di mare”. Area compresa tra la vie Sant’Arialdo e San Dionigi.
La concessione
La concessione avrà una durata di 7 anni (2023-2029). Essa si pone in linea con la necessità di dare continuità all’azione e al percorso intrapreso, negli ultimi cinque anni. Percorso intrapreso dall’attuale gestore “Italia nostra”, per non perdere i positivi risultati raggiunti in termini di riqualificazione, pulizia, cura, tutela e manutenzione del patrimonio naturale. Patrimonio presente nell’area sia sotto il profilo botanico che faunistico. Un percorso che ha affiancato alla creazione di percorsi ciclo pedonali, aree per il ciclocross, un ricco programma di eventi, manifestazioni, visite guidate. Ma anche occasioni di fruizione da parte della cittadinanza per trasformare un’area degradata in nuovo spazio di verde urbano vivo e attrattivo.
La divisione in due parti
L’area che verrà data in concessione, dall’ampio potenziale naturalistico, si compone di due parti. La “ex discarica” (che deriva dal riempimento con rifiuti solidi urbani degli scavi del nuovo porto di Milano, iniziati alla fine degli anni ’20). E il “pratone”, l’ampia superficie pianeggiante che ha assunto le caratteristiche di un’area umida di particolare interesse ambientale e faunistico. Ciò a seguito della risalita della falda acquifera.
Il ricorso allo strumento della concessione consente, pertanto, di garantire le migliori condizioni di cura e di sviluppo dell’area ex-Porto di mare. Assicurando un presidio costante da parte del futuro concessionario che sarà impegnato nella gestione, manutenzione e riqualificazione dell’area. Il tutto con notevoli vantaggi sia di carattere economico che di carattere qualitativo e sociale per il Comune di Milano.
Continuità dei progetti
In sintesi, le linee guida sono propedeutiche all’individuazione di eventuali nuovi soggetti interessati. In grado di proporre progetti che diano continuità ai risultati raggiunti in questi anni. La base sarà un modello gestionale idoneo alla prosecuzione e implementazione delle azioni già poste in essere in differenti ambiti.
• “Manutenzione e sviluppo del verde”, attraverso l’individuazione di procedure condivise con i tecnici comunali. Procedure che mirino a preservare e implementare la biodiversità integrando i boschi esistenti con nuove piantumazioni. Nonché l’applicazione di nuove tecniche e pratiche di gestione a basso impatto affiancate alle normali attività di cura e manutenzione. Questo secondo le prescrizioni forestali regionali.
• “Gestione del patrimonio botanico e faunistico” attraverso l’attuazione di un censimento continuativo delle diverse specie presenti.
• Prosecuzione delle “azioni di manutenzione e pulizia” dell’intera area compresi i percorsi ciclabili e pedonali e i manufatti presenti in loco.
• “Attività di volontariato e culturali”, anche in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Attraverso visite guidate, giornate di volontariato affiancate da un ricco e variegato calendario di eventi, incontri formativi e di educazione ambientale. Promuovendo la valorizzazione e la riscoperta dell’area e del suo patrimonio verde da parte dei milanesi.
• “Piano di comunicazione” rivolto alla cittadinanza e agli eventuali stakeholder del progetto attraverso. Ad esempio, la creazione di un portale dedicato, così come la gestione dei principali social media e di una newsletter. Strumenti indispensabili per veicolare le diverse attività condotte e favorire la diffusione di una nuova cultura del paesaggio, della tutela dell’ambiente e della biodiversità urbana.
Le risorse e i bandi
Per sviluppare le attività indicate della futura concessione, l’Amministrazione comunale mette a disposizione, per la sua intera durata, risorse complessive per un massimo di 1,3 milioni di euro a copertura parziale della spesa corrente. Sostenuta dal soggetto assegnatario. A tali risorse potranno aggiungersi ulteriori 560.000 euro, a seconda della disponibilità del bilancio comunale dei prossimi anni, per il finanziamento di interventi strutturali in conto capitale.
Nella sezione bandi e gare del sito del Comune tutte le informazioni per accedere alla manifestazione d’interesse per la gestione dell’ex-area Porto di mare.
Non si ferma così l’esperienza di Porto di mare trasformato in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto di tecniche agronomiche, innovazione sociale e utilizzo dello spazio pubblico.
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