“Superare il limite, prestando attenzione ai nuovi equilibri”: con queste parole Ferruccio Resta nel suo ultimo discorso da rettore ha aperto il 160esimo anno accademico del Politecnico di Milano, alla presenza della ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e del presidente della Lombardia Attilio Fontana.
Resta ha osservato come dal 2017, anno di inizio del suo mandato, “l’equilibrio apparente di benessere diffuso si è rotto” ed è compito dell’università “spingersi verso i limiti del sapere, puntando sulla qualità della didattica, sullo sviluppo della ricerca, sulla crescita dei territori e, non ultimo, sul benessere della società”.
Da qui l’attenzione al tema delle fragilità, tra cui la tenuta psichica delle nuove generazioni. “Chiediamo ai nostri studenti e alle nostre studentesse sforzi importanti in un equilibrio precario tra competizione e fragilità, al quale dobbiamo prestare la massima attenzione” perché “la salute mentale e il benessere psicologico dei più giovani è, in tempi di grandi incertezze, una priorità assoluta”.
Quanto alla ricerca, “cuore della missione universitaria”, deve essere portata avanti senza “sottovalutare le implicazioni etiche e i risvolti sociali”. L’ambizione del Politecnico di Milano è quella di “essere alla frontiera di sfide sempre più complesse: dallo spazio, alle biotecnologie, alle tecnologie quantistiche, ai big data, all’intelligenza artificiale”.
Il rettore ha chiuso il suo mandato passando simbolicamente il testimone alla rettrice eletta, Donatella Sciuto. A lei va il lascito della realizzazione del nuovo Campus in Bovisa, che porta la firma dell’Architetto e Alumnus Renzo Piano.
ANSA
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