Il vino declinato in maniera sostenibile e vincente: l’appuntamento è dal 26 al 28 febbraio a BolognaFiere con una Slow Fine Fair in edizione rinnovata e che, nelle intenzioni degli organizzatori, “si distinguerà per la selezione omogenea delle cantine in catalogo, utile ai professionisti per stringere accordi commerciali e agli appassionati per accrescere i loro orizzonti degustativi”.
Così Domenico Lunghi, Direttore Manifestazioni Dirette di BolognaFiere, e Giancarlo Gariglio, (Slow Wine Coalition, guida Slow Wine), oggi alla conferenza stampa di lancio della Slow Wine Fair a Milano.
Una fiera che tenta una scalata importante anche nei due segmenti che stanno vivendo una crescita verticale nel mondo del vino, ovvero il biologico e il naturale. Un asso nella manica importante è proprio l’alleanza tra BolognaFiere e SlowFood, contando anche sulla partnership di FederBio. Nei giorni dell’evento saranno celebrati anche i 15 anni con la relativa assemblea. Importanti le masterclass, che toccheranno temi diversi e di primo piano, dalle curiosità della Banca del Vino di Pollenzo alla culla vinicola del Caucaso.
Altro punto di distinzione è l’istituzione di una commissione di assaggio, che selezionerà le cantine: si tratta di una garanzia importante per buyer italiani e stranieri che potranno così contare su aziende rispondenti ai tre cardini di buono, pulito e giusto. Tra esse, Tra questi anche i produttori che aderiscono alla rete internazionale della Slow Wine Coalition, che vedrà appuntamenti specifici in fiera.
Non solo mercato. Sarà anche un momento di confronto sulle direzioni della viticoltura, anche in rapporto con il clima, come osserva il presidente di SlowFood Italia Federico Vazzi: “Contrastare la siccità significa cambiare un modello agricolo da intensivo in agroecologico. Le ultime annate del vino, compreso il 2022, ci insegnano che sarà sempre più difficile contrastare la siccità”.
ANSA
Comments