Milano, 13 marzo 2024 – Un’inchiesta della Procura di Milano solleva dubbi sulla reale cessione di proprietà del Milan al fondo RedBird, mettendo sotto accusa l’attuale amministratore delegato Giorgio Furlani e il predecessore Ivan Gazidis per ostacolo all’attività della Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC).
La questione si basa su otto circostanze inedite, tra cui dati contrastanti forniti a Sec e FIGC, sequestri in Lussemburgo e un recente documento interno rivolto agli investitori arabi. L’ipotesi investigativa suggerisce che il fondo Elliott di Paul Singer mantenga il controllo sostanziale del club, nonostante la rappresentazione ufficiale di cessione a RedBird.
La procura sospetta che il cambio di proprietà rappresenti un ostacolo alla vigilanza della FIGC, portando all’indagine di Furlani e Gazidis. Elliott nega le accuse, affermando che il Milan è stato venduto a RedBird il 31 agosto 2022 e che non ha più alcuna partecipazione o controllo.
Gli indizi accusatori includono una relazione trimestrale del Milan del maggio 2022 alla FIGC, silente sulla vendita nonostante il preliminare sottoscritto il giorno prima. Un documento in uno studio legale suggerisce trattative già in corso tra Elliott e RedBird nel 2021. La presentazione interna al Milan per gli investitori arabi indica che il “vendor loan” potrebbe garantire ancora a Elliott la proprietà parziale.
La procura considera omissioni alla FIGC e il presunto conflitto di interessi di Elliott sulla base di un prestito dominante. Elementi controversi includono la cancellazione di un pegno sulle azioni senza informare il socio Blue Skye e trasferimenti finanziari alle Isole Cayman e in Delaware poco dopo le perquisizioni del gennaio 2023.
Le indagini proseguono mentre il Milan rischia sanzioni sportive e il club si trova coinvolto in un intricato labirinto di accuse e rivelazioni.
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