Nonostante gli sforzi delle squadre dei vigili del fuoco, il capannone dell’Arcadia a Truccazzano, nell’hinterland est di Milano, continua a bruciare.

L’incendio è stato confinato all’interno della struttura, evitando il propagarsi ai capannoni circostanti, ma il rogo persiste nonostante l’intervento di 17 squadre di pompieri provenienti da Milano, Monza e Bergamo.

Le alte temperature hanno causato il crollo del tetto e di parte della facciata del capannone, che ospitava un deposito di imballaggi plastici su una superficie di 5mila metri quadri. Fortunatamente non ci sono state vittime né feriti, e nessuna persona risulta intossicata.

Tuttavia, la nube di fumo continua a sollevarsi, spingendo le autorità locali a raccomandare di ridurre l’esposizione all’aria aperta e di tenere porte e finestre chiuse. L’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) sta monitorando l’inquinamento dell’aria e dell’acqua causato dall’incendio, mentre l’Azienda sanitaria territoriale (Ats) ha avviato analisi per verificare eventuali contaminazioni alimentari nelle aziende agricole e allevamenti circostanti.

Secondo le prime indagini delle forze dell’ordine, l’incendio potrebbe essere stato innescato dai lavori di impermeabilizzazione del tetto del capannone, durante i quali è stato utilizzato il catrame.

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