“C’è più gente stamattina che quando siamo partiti per il Covid”: scherza Carmine, che alla stazione Centrale di Milano avrebbe dovuto prendere il treno per Salerno, dopo aver visto ieri Inter-Benfica a San Siro.
Oggi a Milano è una giornata di traffico particolare: i ritardi e le cancellazioni dovute al deragliamento di un merci nella notte a Firenze, si aggiungono alle tante presenze per il Salone del Mobile e anche a quelle dei tifosi arrivati in città per la partita della Champions. Tutti si assiepano davanti ai cartelloni guardando se il treno che devono prendere è fra quelli semplicemente in ritardo o partirà. “E’ un disastro totale. Ci aspettano per un congresso di oncologia a Roma ma non so se arriveremo – dice Gigi Merola, dipendente Novartis che si trova con alcune colleghe – Dalla regia ci dicono di guardare i tabelloni”.
Gli annunci segnalano i ritardi, le cancellazioni e le corse che “non sono state effettuate oggi”. Lunghissima la coda alle biglietterie automatiche di Italo. Tanti si accalcano dal personale di Trenitalia che dà informazioni. “Ci hanno detto di provare a salire sui treni che partono. Si deve chiedere al capotreno e lui dice se c’è posto. Il mio treno era alle 7.20 e sono congelata” racconta Sonia, in partenza per Salerno. E in effetti quando sul binario arriva il treno per Roma una piccola folla ordinata si mette in coda dietro la barriera formata dal personale di Trenitalia che fa passare solo chi ha il biglietto per quel treno, per poi vedere chi altro far salire nei posti rimasti liberi.
“C’è arrivato un massaggino che ci avvisava dei ritardi. Ora cerchiamo di prendere un treno e se non lo troviamo cercheremo un posto per dormire. Certo che c’è disorganizzazione” aggiunge Laura, venuta col marito in vacanza da Napoli. Per un giorno è arrivato da Roma anche Marco, tifoso dell’Inter, che sta già pensando di tornare per la semifinale di Champions fra Inter e Milan.
ansa
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