L’Inter incassa una nuova cocente delusione in trasferta e l’ottava sconfitta stagionale. Solo nel primo tempo spreca almeno tre occasioni maiuscole, tra cui un calcio di rigore di Lautaro che viene respinto da Dragowski. Il portiere polacco sarà fondamentale per mandare la partita al riposo sullo 0-0.
Le squadre entrano in campo a specchio con il 3-5-2. Inzaghi fa riposare Dumfries e Calhanoglu, Semplici schiera per la prima volta Shomurodov e Nzola assieme dal primo minuto. I nerazzurri prendono in mano il gioco da subito grazie al pressing, sfornando diverse occasioni soprattutto dalla destra. La più grande al decimo minuto, quando il Var richiama Marinelli per un tackle in area di Caldara su D’Ambrosio inizialmente giudicato non falloso, che diventa rigore dopo l’on field review. Lautaro va con il destro ma Dragowski intuisce il tiro sulla sinistra e respinge in angolo. Il polacco disinnesca altre due conclusioni dell’ argentino, mentre Lukaku (20′) e Mkhitaryan (29′) sbagliano da buona posizione.
Lo Spezia va vicino al gol in con un’azione estemporanea di Agudelo (32′), traversa dopo uno slalom in area. Semplici ridisegna lo Spezia con il 4-2-3-1 al ritorno in campo, mandando in campo Ekdal e Maldini per Zurkowski e Shomurodov e la partita cambia. Ora i padroni di casa coprono meglio il campo e raccolgono subito i frutti quando Dragowski può lanciare lungo su Nzola, che manda a vuoto Bastoni, ne controlla il ritorno e serve a Maldini un pallone che il milanista mette nell’angolo (55′) con un destro preciso.
Inzaghi aspetta dieci minuti per saggiare la reazione dei suoi, poi mette dentro l’artiglieria pesante: Dzeko, Dimarco, Dumfries e Calhanoglu tutti nello stesso slot per un 3-4-1-2 molto offensivo. Il turco si dimostra il più ispirato, sfiorando il palo con un destro da 20 metri (70′) e poi battendo un angolo sulla testa di Lautaro (76′), la cui deviazione sfila a lato. Lo Spezia difende e l’Inter attacca trovando però una difesa attenta. Al minuto 84 gli sforzi pagano quando l’ennesimo cross da sinistra causa un rigore su Dumfries, toccato da Ferrer. Lukaku spiazza Dragowski e fa 1-1. Cento secondo dopo però azione molto simile nell’altra area: cross di Amian e lo stesso Dumfries abbatte Kovalenko che aveva stoppato di petto. Nzola non sbaglia ed è 2-1. Semplici mette un altro difensore per respingere gli ultimi assalti. Finisce così. Ora l’Inter dovrà resettarsi in fretta per la Champions.
ANSA
Comments