“Nelle 18 carceri della Lombardia ci sono 8.109 detenuti presenti a fronte dei 6.161 posti disponibili con un conseguente sovraffollamento del 131%. Dei 4.700 detenuti in più oltre la capienza regolamentare in tutta Italia, quasi duemila, il 41%, sono rinchiusi nei penitenziari lombardi. I dati si riferiscono all’ultima rilevazione disponibile sul sito del Ministero della Giustizia aggiornata al 31 gennaio 2023”.
L’analisi è resa nota dal coordinatore regionale Calogero Lo Presti della FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Il carcere più sovraffollato, 171% (+24% rispetto a gennaio 2022), è quello di Como con 387 detenuti per 226 posti letto con una presenza di detenuti stranieri di oltre il 56%. A seguire quelli di Bergamo con un sovraffollamento del 167%, 534 detenuti su 319 posti, Varese 166%, Brescia 160%, Monza 157%, Busto Arsizio 156%”.
Altra situazione critica nelle carceri lombarde – prosegue Lo Presti – è la presenza di detenuti stranieri che rappresentano il 46% della popolazione detenuta, con punte del 63% a Cremona, 60% a San Vittore, 59% a Pavia, 56% Busto Arsizio. In mancanza di mediatori culturali, le differenze linguistiche e i problemi di salute mentale di molti stranieri, rendono impossibile il lavoro del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria che oltretutto soffre di una carenza di personale in tutti i ruoli.
“In Lombardia siamo sotto di oltre 600 Poliziotti tra Agenti, Sovrintendenti, Ispettori e Funzionari del ruolo direttivo. La riforma Madia aveva già ridotto la pianta organica e, considerando anche qualche centinaio di figure distaccate presso altre regioni, sulla carta ci dovrebbero essere in servizio 4.673 Poliziotti, mentre sono poco più di 4.000”, conclude Lo Presti.
ANSA
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