Due figure che si abbracciano in una unione quasi eterna ed intorno, muti e appesi a fili mobili (quasi a sottolinearne la solidità ormai inesistente), diversi frammenti di calcestruzzo che facevano parte del Muro di Berlino. Si tratta dell’opera “Unwalled” che da sabato 4 febbraio sarà visitabile a Santa Maria Gualtieri, in piazza Vittoria a Pavia.
La scultura è stata presentata oggi dall’artista Fabio Tassi e dal suo “mecenate” l’avvocato Nicola Tilli, alla presenza dell’assessore comunale Roberta Marcone. “Con questa creazione artistica ho voluto ribadire il mio no ad ogni forma di muro, alla discriminazione, all’odio, alle divisioni – ha detto Tassi -. Desidero lanciare un messaggio di fratellanza e di inclusione e per farlo ho deciso di ideare quest’opera mettendo al centro un abbraccio con lo scopo di far affiorare con l’arte l’istante in cui un sentimento forte riesce a far cadere qualsiasi barriera”.
“Molti studenti che ho incontrato ultimamente ritengono che il Muro di Berlino sia stato costruito da Hitler – ha detto l’avvocato Tilli -: questo ci fa capire come sia importante poter educare le giovani generazioni alla storia. In questi giorni ricordiamo anche la Shoah, un altro ‘frammento di storia’ che non possiamo assolutamente dimenticare. Per questo in ‘Unwalled’ abbiamo voluto coinvolgere in particolare i giovani con un progetto artistico universale che permetta l’oro di confrontarsi e di esprimersi con progetti artistici, pensieri liberi e contributi che raccoglieremo sul nostro sito (www.unwalled.eu), in cui si può comprendere lo spirito di questo progetto di comunicazione sociale con il suo messaggio di inclusione contro ogni forma di discriminazione e divisione”.
ANSA
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