“L’autopsia si terrà nei prossimi giorni, – fa sapere l’avvocato Tommaso Pellegrino, legale della famiglia di Angela Brandi – rimettendo ai consulenti della Procura e ai consulenti delle persone offese la ricostruzione dei fatti, così come avvenuti, rispetto a una vicenda che presenta sicuramente degli aspetti da chiarire. Ci riserviamo all’esito delle operazioni autoptiche la comunicazione delle risultanze”. L’avvocato Pellegrino fa anche sapere che saranno nominati dei consulenti delegati ad assistere all’autopsia.
Nelle scorse ore i carabinieri di Pozzuoli hanno ascoltato sanitari del Santa Maria delle Grazie, i familiari della vittima e altri testimoni per ricostruire nel dettaglio i fatti. Già acquisita a messa a disposizione degli inquirenti la cartella clinica della giovane. Ieri la direzione generale dell’ospedale ha dato la propria versione dell’accaduto: la giovane, giunta nel pomeriggio al pronto soccorso, era stata visitata e dimessa da un otorinolaringoiatra che le aveva riscontrato epistassi nasale prodotta da una varice. Dopo poche ore la paziente è stata colta da malore ed è stata riaccompagnata nel pronto soccorso, dove ha subito un fatale arresto cardiaco.
La retrospettiva ripercorre oltre 60 anni di attività attraverso un’ampia selezione di opere, progetti, documenti e materiali, molti dei quali mai esposti prima. “E’ la prima occasione – dice Fulvio Irace – di restituire alla figura del grande maestro quella complessità che è stata per lungo tempo rimossa dalla sua fama di costruttore attento al processo della cultura materiale e alle tecniche della prefabbricazione. Se è vero infatti che Mangiarotti abbia, per così dire, reinventato l’eterno archetipo della trave e del pilastro, declinandolo per tutta la vita in una strabiliante gamma di variazioni, è altrettanto indubbio – come appunto la mostra mette in luce – che nella sua opera sia contenuta una vena espressiva di grande potenza plastica e scultorea, che lo colloca nel dominio dell’arte oltre che dell’architettura e del design.” Ad accompagnare la mostra, oltre al catalogo, edito da Electa, anche un podcast, a cura di Carlo Pastore e Giorgio Terruzzi, un album tematico sulle architetture milanesi di Mangiarotti e una guida illustrata per i più piccoli. In occasione della mostra, Triennale organizza inoltre una serie di tour dedicati alla scoperta dei progetti realizzati da Mangiarotti a Milano, tra cui le stazioni del passante ferroviario. Oltre alla mostra in Triennale, anche il Politecnico di Milano – dove l’architetto si laureò nel 1948 – dedica un’esposizione al designer milanese: ‘Angelo Mangiarotti e la cultura politecnica’, che aprirà dal 28 marzo al 30 maggio.
ANSA
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