È un impegno per la parità di genere certificato, quello di Nespresso. Grazie anche al 67% di dipendenti donna, a un divario di compensi fra maschi e femmine che è inferiore all’1% e al baby leave, ovvero il congedo di tre mesi retribuito al 100% di cui possono usufruire i papà o secondi caregiver nei primi sei mesi dalla nascita o dall’adozione di un bambino, Nespresso ha ottenuto la certificazione UNI/PDR 125:2022.
La certificazione arriva dopo il lancio del primo Manifesto di Parità oltre i generi, attraverso cui Nespresso ha condiviso le azioni messe in campo per promuovere inclusione e diversità, dentro e fuori l’azienda. Impegno come quello per la piena parità nelle posizioni di vertice tale per cui in Nespresso ci sono il 50% di donne in ruoli manageriali e il 45% tra le figure di dirigenza contro il 20,5% e quello per garantire uguali carichi familiari ed opportunità di lavoro. Dallo scorso marzo, quando è entrato in vigore il baby leave, il 100% dei neopapà ha usufruito del congedo pagato. A queste azioni se ne aggiungono altre come la decisione di non partecipare alle tavole rotonde che non rispettino il corretto bilanciamento tra presenza maschile e quella femminile e utilizzando un linguaggio inclusivo attraverso l’adozione dello schwa nelle comunicazioni scritte.
ANSA
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