Un lungo studio, una ricca raccolta di immagini e progetti, ed ecco ‘L’Adda che unisce’, il nuovo lavoro di Rino Tinelli, storico locale e autore di numerose pubblicazioni: carrellata amarcord, fra aneddoti, storia e immagini, di ponti, traghetti e passaggi che nei secoli hanno raccolto la sfida mai morta, quella di “unire” le sponde di Trezzo e Capriate. Storia e simbologie. Perché i ponti, come ha voluto sottolineare, alla presentazione del volume, lo storico Edo Bricchetti, “sono luoghi di congiungimento, di conoscenza reciproca, di passaggi continui di uomini, idee, cultura. E la loro costruzione racconta il bisogno degli uomini di congiungere e di separare al contempo”.
L’Adda confine tra stati guerrieri
Per Tinelli, cultore di storia locale e collezionista di lungo corso, all’attivo fra molti altri i libri “Trezzo in Cartolina”, “La casa sulla Ripa di Concesa” in collaborazione con Italo Mazza e lo scorso anno “La storia della tranvia Monza-Trezzo-Bergamo” un nuovo cimento. “Sul tema ponti – spiega – vi erano testi precedenti, ma non così “organici”. Sono partito riordinando materiale che avevo già raccolto, l’accelerazione è stata data dall’omaggio fattomi di alcune fotografie della costruzione dell’attuale ponte in cemento, che mi hanno suggestionato. L’Adda, si sa, è sempre stato un baluardo insormontabile, confine tra stati guerrieri. Ma nei secoli questo fiume è divenuto anche problema: divideva due terre che avevano necessità di collegamenti per lo sviluppo economico, sociale, culturale”.
Le foto in bianco e nero da bambina di Trezzo Silvana Centurelli
Alla presentazione del volume edito da Fabbrica di Luce autorità locali ed esperti. Nel testo foto, immagini inedite di progetti e planimetrie, e qualche chicca: fra le altre una foto in bianco e nero della sindaca di Trezzo Silvana Centurelli, che la ritrae bambina, per la prima volta in bicicletta, a ridosso di quel ponte fluviale che fu, negli anni del boom, non solo passaggio ma anche passeggiata d’elezione per tanti giovani trezzesi.
From MilanoTG24.com, post L’Adda tra ricordi, foto e storia
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